Come funziona

Il meccanismo di funzionamento previsto dalla norma è abbastanza semplice.

La cessione del credido va trattata come una condizione di pagamento differita (e, in questo senso sarebbe improprio chiamarla 'sconto', in quanto rimane compresa nella base imponibile); quindi il fornitore emetterà una normale fattura al prezzo concordato, indicando, nelle condizioni di pagamento che queste andranno fatte per quota parte con l'usuale bonifico per detrazioni fiscali citando gli opportuni riferimenti normativi e la restante parte mediante cessione del credito fiscale cui il cliente ha diritto.

Ovviamente rimane a cura del cliente dimostrare di avere il diritto mediante la usuale procedura di dichiarazione all'ENEA.

Sarà anche cura del cliente comunicare all'Agenzia delle Entrate di aver ceduto parte del credito ad altri soggetti coinvolti; attualmente questo si può fare con una comunicazione telematica o con l'invio di un modello cartaceo opportunamente predisposto.

In ogni caso, poichè il cliente avrà pagato il fornitore con un bonifico che copre solo parzialmente la fornitura, troverà nel suo cassetto fiscale una quota di detrazione che non corrisponde ai pagamenti effettuati.

Sarà invece il fornitore a farsi parte diligente per assicurarsi che la parte di credito ceduto sia effettivamente stata accreditata nel suo cassetto fiscale.

E' anche prevista la possibilità che il fornitore stesso retroceda parte del credito acquisito ad altri soggetti implicati nella catena di fornitura.

In ogni caso è escluso che il credito si possa cedere a Banche, Istituti finanziari o alla Pubblica Amministrazione.

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