COS'E' LO SCONTO DIRETTO IN FATTURA

La legge 54/2019, ha introdotto una importante semplificazione nell'accesso agli incentivi fiscali per alcuni interventi di risparmio energetico.

L'art.10 infatti, prevede espressamente che il cliente possa chiedere al fornitore di anticipare con uno sconto in fattura, l'intero importo della detrazione che normalmente si spalmerebbe in 10 rate.

Tale anticipazione potrà essere portata in detrazione dal fornitore, spalmata in 5 esercizi.

 

L'obiettivo del legislatore è quello di incentivare l'esecuzione di lavori di efficientamento energetico, dando la possibilità di accesso anche ai soggetti che non sono in grado di sostenere l'intera spesa.

 

Il tentativo non è nuovo: già nella legge di bilancio 2016 era previsto che i soggetti incapienti, nel quadro di un intervento condominiale, potessero avvalersi della cessione del credito; successivamente, tale facoltà è stata concessa a tutti i soggetti, incapienti o meno, sia per interventi condominiali che per signole unità immobiliari; agli interventi per risparmio energetico si sono poi aggiunti quelli relativi a interventi sul rinforzo strutturale degli edifici (il cosiddetto SISMABONUS). Una certa complessità nelle procedure e una ovvia ritrosia degli operatori ha però sin qui frustrato ogni tentativo in questo senso.

 

Il nuovo disposto, facendo chiaro riferimento a un ‘..contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto…’ è sicuramente più chiaro e immediato. 

 

Ovviamente la facoltà del cliente a chiedere non determina automaticamente l'obbligo del fornitore ad accettare, anche perchè, come è facile immaginare, non è possibile che i fornitori si accollino il 50% o il 65% dell'importo di tutte le forniture, senza esaurire in breve la loro stessa capienza fiscale e creando grossi problemi finanziari alle Aziende.

 

Ciò non toglie che le Aziende più strutturate (ad esempio le Multiutility, ma non solo quelle), possano varare campagne basate su questo nuovo strumento, e non implica nemmeno che non sia lecito chiedere ai nostri fornitori se sono in grado o meno di accettare questa forma di pagamento: come tutte le altre condizioni negoziali, se ne discute.