Servizi per il cliente finale

I provvedimenti legislativi a sostegno della transizione ecologica si sono succeduti nel tempo, spesso sovrapponendosi, tanto che a volte risulta difficile districarsi tra le varie opportunità.

 

Al cliente finale, i nostri uffici possono prestare assistenza in tutte le varie fasi: la verifica del tipo di incentivazione possibile, le condizioni tecniche ed economiche che devono essere soddisfatte, l'opportunità di accedere alla cessione del credito o di chiedere al fornitore di applicare lo sconto direttamente in fattura.

 

In questi casi, potremo anche assistervi nell'iter di cessione verso il cessionario prescelto.

PANORAMICA DEGLI INCENTIVI

 

BONUS CASA

 

Vanno sotto questo nome, gli incentivi legati alla riqualificazione del patrimonio edilizio residenziale esistente, volti cioè a limitare il consumo di suolo, incentivando la manutenzione, la ristrutturazione e il rifacimento di corpi edilizi residenziali già esistenti.

L'incentivo copre il 50% dei costi che vengono sostenuti per ogni intervento, fino a un massimo di spesa di 96.000 euro.

 

L'art.16/bis del TUIR prevede una serie di commi che riguardano vari opportunità di incentivazione che possono andare dalla manutenzione ordinaria e straordinaria di edifici condominiali, alla manutenzione straordinaria di edifici privati; sono poi previsti commi specifici per la sicurezza, per il risparmio energetico e per la messa in sicurezza degli alloggi.

 

ECOBONUS

 

Vanno sotto questo nome gli incentivi destinati a migliorare la classe energetica degli edifici, con interventi sull'involucro o su parti di esso e sugli impianti.

 

L'incentivo copre il 50% dei costi per gli interventi più semplici e immediati, mentre sale a percentuali maggiori per interventi più completi che raggiungano importanti risultati di risparmio energetico.

 

Per questi interventi è sempre necessaria una comunicazione all'ENEA che giustifica l'incentivo con il risparmio ottenuto; in alcuni casi tale dichiarazione può essere fatta dallo stesso beneficiario, mentre nei casi più complessi è necessario avvalersi di un Tecnico abilitato

 

LA CESSIONE DEL CREDITO

 

Per la maggior parte degli incentivi, in alternativa alla normale detrazione fiscale nella propria denuncia dei redditi in rate uguali per 4 o 10 annualità, è possibile chiedere l'immediata valorizzazione dell'intero ammontare al fornitore stesso che esegue l'intervento (sotto forma di sconto in fattura), oppure, una volta sostenuta la spesa, cedere il credito cosi maturato a soggetti quali gli istituti finanziari, che provvederanno a monetizzarlo applicando un certo tasso di sconto.

 

PER EFFETTO DEI PROVVEDIMENTI ASSUNTI NEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL 16/2/2023 LA FACOLTA' DI CONCEDERE LO SCONTO IN FATTURA E' STATA SOSTANZIALMENTE ABOLITA

 

In questo modo, possono accedere alle detrazioni previste anche i soggetti incapienti, cioè privi di capacità fiscale e i soggetti che non sono materialmente in grado di sostenere l'intera spesa.

 

Entrambe i meccanismi, introdotti dal DL 34/2022 hanno avuto ed hanno tuttora alterne fortune, per cui, prima di ogni decisione in merito, si dovranno consultare i fornitori o gli istituti ai quali chidere l'applicazione del meccanismo. 

LIMITI DI SPESA

 

Le spese che vengono sostenute non sono sempre e comunque detraibili in toto.

Ogni bonus ha un limite massimo di spesa soggetta a detrazione fiscale E un limite specifico (al metroquadro o al Kw) per alcune tipologie.

 

In via volutamente semplificata, il Bonus Casa da diritto a un massimo di 96mila euro di spesa per intervento per unità immobiliare, l'Ecobonus un massimo di 60mila euro di detrazione ammessa (quindi un teorico massimale di spesa di 120mila o di 92mila eruro).

All'interno di questa 'capienza teorica' però, la spesa per singola tecnologia (serramenti, caldaia, cappotto) non può però superare certi limiti al mq, indicati in una tabella.

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